PARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA
Seconda montagna degli appennini, la sua
inconfondibile cupola ellittica si erge tra
il mare e gli Appennini centrali.
Il suo fascino unico é costituito da
valli
profonde, veri e propri canyons su
cui dominano
vasti altipiani carsici desertici oltre
i
2000 mt.
Sulla Maiella vivono piú di 1700 specie di
piante, alcune uniche nell'Italia peninsulare.
La fauna del parco é rappresentata dal lupo,
dall'orso marsicano, dal camoscio, dal gatto
selvatico, dal cinghiale e da piú di 130
specie di uccelli, tra cui l'aquila, il falco
pellegrino, l'astore, i culbianchi, i fringuelli
alpini, i picchi ed i gracchi corallini.
Nella memoria viva delle popolazioni locali
la Maiella rappresenta la montagna
madre,
sacra nell'antichitá alla dea Maja;
nel medioevo
divenne luogo di preghiera per numerosi
eremiti,
tra cui Pietro Angeleri (Papa Celestino
V),
tanto che il Petrarca la definí Domus
Christi.
Ancora oggi é impressionante il senso di
spiritualitá che emana dagli eremi
vertiginosi
scavati nelle pareti che oggi ospitano
la
Scuola di Roccia di Roccamorice.
Il parco abbraccia le provincie di Chieti,
Pescara e L'Aquila. Il clima é continentale
con estati calde ed inverni rigidi
che favoriscono
abbondanti precipitazioni nevose.
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